fbpx

“A glass with” Chiara Soldati, Amministratrice Delegata de La Scolca.

Nel nuovo  appuntamento con A glass with”, condividiamo un calice di vino con Chiara Soldati, CEO della cantina piemontese La Scolca, un’azienda in cui passato e futuro s’incontrano  con la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre e il coraggio di chi  guarda avanti con lungimiranza e passione.

La Scolca ha i suoi vigneti nelle più belle posizioni di Gavi, in Piemonte, e il suo Gavi Dei Gavi è la più alta rappresentazione del vino che si produce in questa microzona.
La fortunata posizione delle vigne, insieme alle pratiche enologiche e viticole di La Scolca consente a questi vini di avere una marcia in più.

“La mia storia, la mia passione, il mio sogno. Un calice di intense emozioni” una frase emblematica come incipit per raccontarci de La Scolca. Quali sono i valori che la rendono unica?

Sicuramente il vino è poesia della terra, come diceva il cugino Mario Soldati e così il nostro percorso di 104 anni ha rappresentato la storia di una grande passione di famiglia.

Per me La Scolca è storia, tradizione, innovazione ed emozione. È la mia vita e la vita si confonde con le viti.

Il Gavi è il vino che racchiude i valori de La Scolca: determinazione, innovazione e caparbietà.

Siamo nel vivo della vendemmia. Cosa vi aspettate da questa annata?

È stata un’annata con un ottimo andamento climatico, un’estate leggermente calda ma fortunatamente secca, ventilata e con una buona escursione termica durante la notte.

Siamo molto soddisfatti, un millesimo che ricorderemo per grande eleganza, mineralità e lunghezza di assaggio, con le caratteristiche che contraddistinguono il trademark di La Scolca: la purezza, la verticalità. L’annata più simile è il 2021.

Nel tuo ruolo da CEO hai incrementato la visibilità de La Scolca in Italia e all’estero, sei stata premiata dal Presidente della Repubblica, hai lavorato con molte celebrità e il tuo brand è conosciuto in tutto il mondo. What’s next?

Sono molto soddisfatta per i risultati raggiunti come azienda e come imprenditrice: l’anno scorso abbiamo ottenuto due certificazioni per la sostenibilità e per l’intero processo produttivo.

È un onore essere un’ambasciatrice in Italia e nel mondo dei valori culturali enologici del nostro paese.

La prossima sarà la quinta generazione e mio figlio ha già iniziato a muovere i primi passi in azienda. Questo per me è un grande risultato che come imprenditrice e come mamma mi dà la forza di guardare oltre a nuovi progetti.

In particolare oggi ho il piacere di annunciare un nuovo vino low alcol e low calories, certificato 100% sostenibile e con packaging 100% riciclato, in particolare il tappo ottenuto con le plastiche recuperate dai mari.

Qual è l’etichetta che meglio rappresenta La Scolca?

È una domanda difficile, perché ogni etichetta è nata da una storia personale della famiglia in un momento particolare di crescita dell’azienda. Sicuramente l’etichetta che personalmente e professionalmente è più nel mio cuore è l’etichetta nera Gavi dei Gavi, il vino dei momenti speciali, selezionato da vigneti speciali, che rappresenta al meglio la nostra filosofia.

Un vino senza compromessi, che fa della purezza, dell’eleganza e della sapidità la sua carta vincente, ma soprattutto il vino che nella mia memoria ha rappresentato e rappresenta tavoli importanti, capi di stato, eventi significativi, grandi protagonisti della musica e del cinema.

E la tua preferita?

Lo spumante D’antan e il D’antan Riserva vino fermo, sono due vini importanti per me perché hanno segnato il passaggio di testimone da mio padre. Nati nel momento in cui io ho deciso di portare avanti l’azienda,racchiudono il passato, il presente e il futuro in un unicum di gusti, profumi e sentori che rappresentano oltre 12 anni di bottiglie. Uno scrigno che raccoglie modernità e tradizione, l’essenza più intima e personale della filosofia La Scolca.

La tenuta La Scolca appartiene alla famiglia Soldati dal 1919. Quando hai deciso di prendere in mano l’azienda di famiglia? C’è un ricordo o un aneddoto particolare che vuoi condividere con noi?

La mia decisione nacque nel 1993 quando feci la prima vendemmia e parallelamente agli studi in Giurisprudenza cominciai ad affiancare mio padre in questo lungo percorso di formazione.

I ricordi a me più cari riguardano la mia infanzia: le passeggiate in vigneto nei giorni precedenti la vendemmia, quando si sceglieva da che vigneto cominciare, i profumi del mosto e il momento stesso della vendemmia che da sempre nella sua ciclicità rappresenta il momento più bello, intimo e importante per tutto il nostro team che ringrazio per il supporto e la tenacia nell’affrontare le sfide e nel raggiungere gli obiettivi.

 Cosa c’è nel futuro de La Scolca?

La Scolca vuole guardare lontano e di progetti ce ne sono molti.

Tra questi c’è quello di continuare a sviluppare il settore di wine experience, offrendo esperienze ricercate e personalizzate sui gusti e le esigenze di ogni tipo di ospite. In partnership con Coravin, azienda leader nella produzione di sistemi di conservazione e mescita di vino, andiamo avanti con questo progetto.

Vogliamo continuare a divulgare la cultura del vino e del territorio per far conoscere cosa c’è dietro un’etichetta. Abbiamo in cantiere molti investimenti e molti progetti di innovazione ed esportazione.

Il mondo del vino sta cambiando e La Scolca manterrà la sua identità, la sua autenticità e la sua ferma convinzione nel vitigno autoctono guardando al futuro con modernità.

L’anno prossimo celebriamo 105 anni e mi viene da dire che si tratta di una moderna tradizione.

 

A glass with Chiara Soldati termina qui, la ringraziamo ancora per aver condiviso un calice di vino con noi e le facciamo un grande in bocca per i suoi progetti futuri!

Team editoriale GAG Wines

La Scolca

www.lascolca.it