Vino e Mente: il viaggio tra gusto, olfatto ed emozioni nella degustazione del vino.

Il mondo del vino da sempre affascina per la sua complessità organolettica e per le emozioni che suscita. Ma perché un bicchiere di vino ci rilassa? Perché può farci sentire più leggeri o persino assonnati?

La degustazione di un calice è un’esperienza multisensoriale che coinvolge vista, olfatto, gusto e tatto, orchestrata dal nostro cervello.

Ogni sorso attiva una serie di reazioni neurologiche che trasformano aromi e sapori in emozioni e sensazioni. Ma come avviene questa interazione tra vino e mente?

La neuroscienza ci offre una chiave di lettura per comprendere l’interazione tra vino e mente.

“Il gusto di una molecola o di una miscela di più molecole si costruisce nel cervello di un assaggiatore”
Morrot, Brochet e Dubourdieu (2001)

 

Che ruolo ha l’olfatto nella percezione degli aromi?

L’olfatto è fondamentale nella degustazione del vino. Quando annusiamo un vino, le molecole aromatiche raggiungono i recettori olfattivi nella cavità nasale, inviando segnali al bulbo olfattivo. Questo, a sua volta, comunica con diverse aree cerebrali, tra cui il sistema limbico, associato alle emozioni e alla memoria. Ecco perché certi profumi possono evocare ricordi specifici o emozioni profonde. La capacità di distinguere tra migliaia di composti aromatici è ciò che rende l’esperienza del vino così ricca e personale.

Come percepiamo i sapori?

Il gusto coinvolge cinque sensazioni principali: dolce, salato, acido, amaro e umami. Le papille gustative sulla lingua rilevano queste qualità, ma la percezione del sapore è amplificata dall’olfatto retronasale: mentre beviamo, le molecole aromatiche salgono dalla cavità orale alla cavità nasale, arricchendo la nostra percezione.

Anche la texture del vino gioca un ruolo chiave. La sua viscosità, il grado di tannicità e l’effervescenza vengono percepiti attraverso il senso del tatto nella bocca, contribuendo all’esperienza complessiva.

Quanto le aspettative e il contesto influenzano la nostra percezione di un vino?

Le nostre aspettative possono modulare la percezione del vino. Studi dimostrano che informazioni come il prezzo o la provenienza di un vino possono alterare la nostra esperienza sensoriale, attivando specifiche aree cerebrali legate al piacere e alla ricompensa. Inoltre, il contesto sociale e ambientale può influenzare la percezione: un vino gustato in un’atmosfera rilassante e con la compagnia giusta tende a sembrare più piacevole.

Come si fa a riconoscere i vini?

La capacità di riconoscere e apprezzare gli aromi e i sapori del vino migliora con l’esperienza e l’apprendimento. Il cervello memorizza le caratteristiche sensoriali dei vini degustati, creando una sorta di “biblioteca olfattiva” che ci permette di riconoscere e distinguere le diverse sfumature nei vini futuri. Questo processo è supportato dalla neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e formare nuove connessioni in risposta all’esperienza.

Cosa succede al nostro cervello quando beviamo il vino?

Quando beviamo un buon vino, il nostro cervello rilascia dopamina, una sostanza che ci fa sentire felici e appagati. Questo accade soprattutto quando il vino è percepito come pregiato o quando lo degustiamo in un contesto piacevole, aumentando la sensazione di felicità.

L’alcol contenuto nel vino agisce anche sul GABA, un neurotrasmettitore che aiuta a ridurre stress e ansia. Per questo, un bicchiere di vino può darci una piacevole sensazione di rilassatezza.

Inoltre, il vino stimola il rilascio di endorfine, sostanze che aumentano il senso di benessere e allegria. Ecco perché, in buona compagnia, un bicchiere di vino può rendere l’atmosfera più serena e gioiosa.

Perché il vino fa venire sonno?

Hai mai notato che, dopo un paio di bicchieri di vino, ti senti rilassat* e pront* per un pisolino? Questo effetto è dovuto a diversi fattori:

  1. L’alcol aumenta l’azione di un neurotrasmettitore che aiuta a calmare il sistema nervoso, favorendo rilassamento e sonnolenza.
  2. Alcuni vini rossi contengono melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
  3. L’alcol ha un effetto vasodilatatore, che abbassa la pressione e induce una sensazione di stanchezza.
  4. L’aumento degli zuccheri nel sangue (picco glicemico) seguito da un calo improvviso può causare affaticamento.
  5. Il vino stimola il rilascio di serotonina, che può avere un effetto rilassante e favorire il sonno.

Tuttavia, anche se il vino può aiutarti ad addormentarti più velocemente, non sempre garantisce un sonno di qualità: l’alcol può alterare la fase REM e causare risvegli notturni.

 

La degustazione del vino è molto più di un semplice atto sensoriale: coinvolge il nostro cervello in un complesso intreccio di percezioni, emozioni e processi cognitivi.

Aspettative, contesto e memoria condizionano profondamente la nostra esperienza e interazione con il vino, rendendola unica per ogni individuo.

Non a caso il celebre neuroenologo americano Gordon Sheperd afferma:

 “Bere vino coinvolge il nostro cervello più di qualunque altro comportamento umano”. 

 

Il team di GAG Wines.

 

 

FONTI: Enolò, Brainsigns, Assoenologi, National Institutes of Health, Journal of Neuroscience, Economia comportamentale.

 

“Questo articolo non intende in alcun modo promuovere un consumo eccessivo di alcol. Si raccomanda sempre una degustazione con moderazione e responsabilità.”